I globuli bianchi (leucociti) svolgono un ruolo importante nella difesa dell’organismo da microrganismi infettivi e sostanze estranee (il sistema immunitario). Per difendere il corpo in modo adeguato, è necessario che un numero sufficiente di globuli bianchi riceva il messaggio che ne indichi l’invasione da parte di un organismo infettivo o una sostanza estranea, confluisca dove necessario e quindi uccida e digerisca l’organismo o la sostanza dannosi. Come tutte le altre cellule ematiche, i globuli bianchi vengono prodotti principalmente nel midollo osseo.

Normalmente, un soggetto produce circa 100 miliardi di globuli bianchi al giorno. Il numero dei globuli bianchi in un dato volume di sangue è espresso come numero di cellule per microlitro. La conta leucocitaria totale varia normalmente tra 4.000 e 11.000 cellule per microlitro. La proporzione di ciascuno dei cinque principali tipi di globuli bianchi e il numero totale di cellule di ciascun tipo in un dato volume di sangue può essere stabilita mediante esami di laboratorio. L’aumento o la diminuzione del numero dei globuli bianchi è spesso indice di malattia.

La linea di ricerca sul linfoma non Hodgkin è la principale della Struttura di Ematologia che effettua la valutazione della malattia minima residua nei linfomi e nel mieloma multiplo, nonché studi mutazionali e di gene expression profiling nei linfomi con numerose collaborazioni nazionali e internazionali. 

La maggior parte delle associazioni epidemiologiche che vedono coinvolte le patologie oncoematologiche sono state di difficile identificazione in quanto caratterizzate da incrementi di rischio relativamente moderato, tuttavia, considerata l’ampia popolazione soggetta a talune esposizioni, non si può escludere la rilevanza dell’impatto ambientale. Tra le sostanze sicuramente implicate si ricorda il benzene, la formaldeide, le radiazioni ionizzanti, alcuni fitofarmaci impiegati in agricoltura e alcuni farmaci. Altri agenti ambientali sono stati sospettati di poter avere effetto mutageno sul compartimento mieloide o linfoide, seppur con evidenze epidemiologiche meno rilevanti: tra questi figurano i campi elettromagnetici, l’esposizione a radiazioni che caratterizza i voli ad alta quota e numerosi altri agenti chimici, inclusi alcuni di frequente utilizzo presso i poli industriali della provincia di Alessandria.

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